• 21 Novembre 2024 20:54

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Alla riscoperta dei borghi siciliani, si comincia con Geraci

Ritornare nei borghi per scoprire tradizioni che sembravano perdute: come la tosature delle pecore, che sulle Madonie non è solo un lavoro, ma un momento di comunità. Per questo ritornare nei borghi acquista un sapore antico, che permette di ritrovare una dimensione quotidiana che rischiava di andar perduta, lontana com’è dai frenetici ritmi cittadini.

Le Vie dei Tesori avvia a Geraci Siculo la prima di una serie di esperienze nei borghi siciliani.

E Geraci Siculo è pronto alla sfida: qui i ritmi si sciolgono lenti tra luoghi di straordinaria bellezza: non per nulla il paese ha sfiorato la vittoria al premio Borgo dei borghi, ottenendo una pioggia di voti popolari e arrivando terzo. Ed è questo proprio questo gioiello arrampicato sulle Madonie, il protagonista di questo primo fine settimana-pilota: sabato e domenica (19 e 20 giugno) si potrà partecipare a due giorni di visite guidate tra chiese e musei, degustazioni itineranti alla scoperta di botteghe storiche; poi si raggiungeranno i pastori per assistere al rito antico della tosatura delle pecore, che oggi una rete di allevatori vuole valorizzare.

Sabato, dopo una passeggiata curiosa tra i vicoli del borgo e la visita ai ruderi del Castello, ci si lascerà condurre dal profumo dei forni storici, alla ricerca di biscotti fragranti che quassù sembrano ancora più buoni. Ma non mancheranno le degustazioni guidate di tesori gastronomici e di salumi di carni del territorio. Si visiterà, quindi, la chiesa Madre dedicata a Santa Maria Maggiore, dove è custodito il prezioso tesoro dei nobili Ventimiglia; si proverà l’ebbrezza del vuoto, affacciandosi dal suggestivo Salto dei Ventimiglia, una “finestra” da brivido in vetro e acciaio che si allunga nel vuoto per alcuni metri con una vista mozzafiato sul vallone del torrente Grosso, sui Nebrodi e fino all’Etna.

Tappa al convento, sede del polo comunale “Cultura d’eccellenza” MUSeBArch, che, oltre a custodire i rari volumi dell’antica biblioteca dei Cappuccini, ospita l’archivio storico comunale e il ricco museo etnoantropologico delle Madonie.

La domenica sarà interamente dedicata ai màrcati, gli antichi siti pastorali dove si assisterà alla mungitura, alla produzione di formaggio e ricotta e sopratutto alla tosatura delle pecore. Degustazioni e pranzo a cura delle famiglie dei pastori.
È il neonato Distretto laniero siciliano, guidato da Sebastiano Tosto, a voler recuperare e tutelare la tosatura come esperienza tradizionale da rilanciare. L’iniziativa rientra tra i progetti della rete ovinicoltori siciliani, che coinvolge una quarantina di imprese del centro Sicilia, tra Enna, Caltanissetta, Agrigento e Palermo. Il Distretto laniero punta alla valorizzazione della materia grezza.

“La lana è importante, può essere impiegata in bioedilizia, nel comparto tessile, ma si può guardare anche alla moda e a nuove forme di riuso – dice Tonino Rizzico, componente della Rete -. Sposiamo e sosteniamo giornate come questa, dedicata ai pastori per accendere una luce sugli allevatori e il loro lavoro prezioso”.

“Questi due giorni – afferma il sindaco di Geraci Siculo, Luigi Iuppa – permetteranno di scoprire il nostro borgo, ma anche di vivere una giornata immersi nella natura del Parco delle Madonie, facendo un’esperienza a contatto diretto con i pastori. A Geraci ci sono attività economiche, imprenditori e giovani che hanno scommesso su se stessi. Questo tipo di turismo esperienziale all’insegna della sostenibilità, si lega benissimo alle nostre peculiarità e a quelle dei piccoli borghi”.

(ANSA)