Arriva un finanziamento di circa 90mila euro per la chiesa San Michele Arcangelo di Aci Sant’Antonio, che necessita di lavori di consolidamento e restauro, perché colpita dal sisma del 26 dicembre del 2018. L’opera è stata finanziata per il 70% dalla Conferenza episcopale italiana, con il contributo dell’8×1000 alla Chiesa cattolica, e il restante 30% dalla parrocchia, attraverso una raccolta fondi.
I lavori, che prevedono il ripristino delle piena funzionalità dell’edificio sacro, sono stati autorizzati dal Comune di Aci Sant’Antonio, dal Genio civile di Catania, dalla Soprintendenza ai Beni culturali e ambientali di Catania e dalla diocesi di Acireale.
I lavori, che saranno ultimati entro il prossimo anno, sono stati consegnati, ieri, alla ditta incaricata dal vicario generale, mons. Giovanni Mammino, e dal direttore dell’Ufficio Beni culturali ecclesiastici, don Angelo Milone, nonché anche parroco della chiesa santantonese.
“Ringraziamo il vescovo, mons. Antonino Raspanti – commenta il sacerdote -, e l’8xmille per la concessione dei contributi finanziari per i beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto. Oggi, la speranza si è fatta concreta perché la nostra chiesa, danneggiata dal recente sisma, sarà nuovamente fruibile. Gli edifici sacri sono luoghi di fede, aggregazione e arte che raccontano e custodiscono la nostra storia. La riapertura di una chiesa è sempre un segno della vita che ricomincia”.