“Sostenere che la povertà sia un fenomeno strettamente connesso alla sola capacità reddituale sarebbe un errore. Infatti, si è chiamati a favorire variabili come l’accesso a opportunità e a una piena integrazione alla realtà socio-economica della Sicilia per contrastare ogni forma di disagio economico”. Così mons. Antonino Raspanti, vescovo di Acireale e presidente della Conferenza episcopale siciliana, parlando del convegno su “Inclusione sociale e povertà” che si terrà a Messina, mercoledì 14 giugno prossimo.
L’appuntamento è organizzato dalla CESi con il patrocinio dell’Assemblea regionale siciliana per conoscere e comprendere la situazione attuale per programmare il contrasto a ogni forma di disagio economico. Ad aprire il pomeriggio il benvenuto di mons. Giovanni Accolla, arcivescovo di Messina e delegato CESi per la Carità e la Salute. Gli interventi previsti sono di: mons. Carlo Maria Radaelli, vescovo di Gorizia e presidente di Caritas italiana; Giuseppe Paruzzo, direttore dell’Ufficio regionale CESi per la Carità; Emiliano Abramo, presidente della Comunità Sant’Egidio. A coordinare l’incontro il vescovo presidente mons. Raspanti.
Le conclusioni saranno affidate a Nuccio Di Paola, vicepresidente dell’Assemblea regionale siciliana. “Servono proposte e idee per contribuire a sconfiggere le povertà che in questo momento affliggono la Sicilia. Auspico – dice – che il convegno riesca a fare una fotografia della situazione attuale e che da quest’incontro possano venir fuori, tramite confronto e dibattito, soluzioni che consentano una maggiore inclusione sociale e di contrastare efficacemente le povertà partendo dai giovani”.
Il convegno si svolgerà dalle 17.30, nell’Aula Magna dell’Università di Messina.