• 22 Novembre 2024 0:44

Quotidiano di ispirazione cristiana e francescana

Commento di Fra Marcello Buscemi e Suor Cristiana Scandura.

Martedì della XXVI settimana del Tempo Ordinario

Letture: Zac 8,20-23; Sal 86; Lc 9,51-56

Riflessione biblica

“Giacomo e Giovanni dissero: Signore, vuoi che diciamo che scenda un fuoco dal cielo e li consumi?” (Lc 9,51-56). A tanta intolleranza, Gesù reagisce: egli non è venuto per condannare, ma per salvare gli uomini: “Il Figlio dell’uomo non è venuto a perdere la vita degli uomini, ma a salvarla” (Lc 9,55D). La missione degli apostoli di Gesù non è quella di minacciare l’inferno a chi non accoglie il messaggio evangelico di pace e di amore di Gesù. L’amore per gli uomini non ha bisogno di vendetta, ma pienezza di verità e di carità. Bisogna invocare su di essi la luce di Gesù, la luce della verità, perché risplenda nei loro cuori: “Io sono la luce del mondo; chi segue me, non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita” (Gv 8,12). gesu-14 Il coraggio di scegliereQuesta è stata la missione di Gesù, questa è la missione dei suoi apostoli e discepoli: annunciare la parola di verità, perché “la verità li renda liberi” (Gv 8,32). In ogni caso, i discepoli di Gesù debbono seguire il loro Maestro, che li guida verso Gerusalemme: il luogo dove si adempie il progetto salvifico di Dio, dove saremo elevati verso quella santità che ci viene dal sacrificio di Cristo per noi. Camminiamo con decisione con lo sguardo proteso “in alto, dove è Cristo, seduto alla destra di Dio; e quando Cristo, nostra vita, sarà manifestato, allora anche noi appariremo con lui nella gloria” (Col 3,1.4). È un cammino di santità, che dobbiamo compiere con Gesù e dietro a Gesù, perché la santità è partecipazione al mistero di morte e risurrezione di Gesù. Camminiamo con decisione dietro di lui, senza ondeggiare o con spirito inquieto e stanco: come Gesù, “prendiamo la ferma decisione di metterci in cammino verso Gerusalemme, cioè verso il compimento della volontà di Dio. E “questa infatti è volontà di Dio, la nostra santificazione” (1Tes 4,3). Seguire Gesù implica una chiara decisione di seguirlo, un progetto di vita spirituale che orienti le nostre scelte per conseguire con Gesù la meta da raggiungere, un quotidiano discernimento interiore per vivere con coerenza e pazienza la nostra scelta di vita, una forte fiducia di seguire Gesù anche nei momenti difficili del nostro cammino spirituale.

Lettura esistenziale

gesu-1 Il coraggio di scegliere“Ma essi non vollero riceverlo…E si misero in cammino verso un altro villaggio” (Lc 9, 53a.56). Questo brano evangelico mi rimanda all’esperienza di S. Agostino e a queste sue parole: “Temo il Signore che passa.”. Cioè, temo che il Signore, trovando il mio cuore chiuso e inaccogliente, passi oltre ed io perda un’occasione che non si presenterà mai più nella mia vita. Magari ce ne saranno altre, ma quella è perduta per sempre.

Quando ho percepito il dono grande della vocazione alla vita clariana, per usare un’immagine, mi sentivo come una poverella alla quale un Re ricchissimo e magnifico chiedesse la mano, dopo un primo istante di stupore e di incredulità dinanzi a tanta degnazione, nel profondo del mio cuore mi son detta: “Non voglio indugiare un attimo di più nel rispondere di sì, non voglio perdere un’occasione così unica che, se ora sciupo, forse non mi si presenterà mai più”.

Come dice di nuovo il grande S. Agostino: “Colui che ti ha creato, senza di te, non può salvarti senza di te”. Occorre il nostro si libero, la nostra accoglienza del Suo dono che possiamo anche rifiutare.

Ogni giorno il nostro sì a Dio va rinnovato con una fedeltà non stanca e trascinata, ma dinamica, creativa, fresca ed entusiasta. Il nostro amore per Dio, che si esprime anche nell’amore verso il prossimo, va alimentato con la donazione generosa, la rinuncia a se stessi, il sacrificio liberamente accolto ed offerto. Ogni cosa ci succede nel quotidiano è un’occasione per accrescerlo e per verificarne la veridicità e la profondità.