• 22 Novembre 2024 21:01

Quotidiano di ispirazione cristiana e francescana

Commento di Fra Giuseppe Di Fatta

Assunzione della Beata Vergine Maria

Letture: Ap 11,19; 12,1-6.10; Sal 44;  1Cor 15,20-26; Lc 1,39-56

Un caro saluto di gioia e pace a tutti voi!

Questa domenica celebriamo la solennità di Maria assunta in cielo. Voglio subito dire che non c’è un vangelo che parla dell’assunzione. E nemmeno dell’Immacolata. Il punto di partenza è Cristo risorto. In Lui, tutti riceviamo la vita. Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà; chiunque vive e crede in me non morirà in eterno. La Vergine Maria, nel suo essere Immacolata (in principio) e Assunta (alla fine) è il segno della completa e definitiva vittoria di Cristo sul peccato e sulla morte.maria-2-300x223 Tutte le generazioni mi chiameranno Beata

A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Al Signore, alla sua passione e morte, alla sua pasqua di risurrezione. A Lui il nostro GRAZIE. Oggi con lei possiamo cantare: L’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore. Perché? Di generazione in generazione la sua misericordia si stende su quelli che lo temono. Oggi si realizza questa profezia: Tutte le generazioni mi chiameranno beata. Perché? Il Signore ha guardato l’umiltà della sua serva.

Oggi è il pieno compimento di quest’altra parola: Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente. Perché? Santo è il nome del Signore. Si realizza ciò che in anticipo cantava il popolo d’Israele nel Salmo 125: Grandi cose ha fatto il Signore per noi, ci ha colmato di gioia. Maria è tutta relativa a Gesù: totalmente consacrata alla vita e alla missione del Figlio. Partecipe del suo stesso fine. Lui è ASCESO (verbo attivo). Lei è ASSUNTA (verbo passivo). Oggi non è una festa che ci distoglie dal cammino di uomini e donne incarnati in questa storia, in cammino in questa vita. È vero, da una parte ci fa alzare lo sguardo verso il cielo, alimentando in noi quella speranza cristiana che saremo lì dove è il Signore con sua Madre, in una meravigliosa comunione perfetta ed eterna con Dio e tra di noi. Tutta la Chiesa con Maria sarà Una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e sul capo una corona di dodici stelle. Lei e noi, Maria e i figli redenti. Dall’altra ci porta a vivere pienamente la fede che è relazione bella, nutriente con Dio e tra di noi: il vangelo ce ne ha consegnato un frammento rappresentativo: il saluto, la gioia, l’accoglienza, l’incontro, la festa, lo scambio, il dono dei figli, il dialogo, la benedizione, la fede, lo Spirito, l’abbraccio, la testimonianza.

maria Tutte le generazioni mi chiameranno BeataInfine celebriamo una festa che ci impegna nella carità e nella giustizia… Per essere annunziatori di Gesù, credenti e credibili; testimoni di un Dio che rovescia i potenti dai troni e innalza gli umili , che rimanda i ricchi a mani vuote e ricolma di beni gli affamati. Cioè cristiani che sanno prendersi cura dei fratelli bisognosi, senza chiudere gli occhi davanti alle ingiustizie, nel mondo e, purtroppo, dentro la stessa comunità cristiana. Ricordiamo e veneriamo anzitutto lei… Così preghiamo nella prima preghiera eucaristica, il canone romano. In quell’anzitutto , piccolo avverbio che la grammatica liturgica ci consegna, c’è tutto l’amore e la devozione che la Chiesa da sempre e per sempre rivolge alla Vergine Maria. Noi oggi come la chiamiamo? Con quali titoli ci rivolgiamo a lei? Vogliamo continuare a chiamarla Madonna? Termine che proviene dal medioevo, e che proprio in quel periodo significava tante cose, non sempre belle? Siamo liberi di farlo… Ma il termine Madonna nella Bibbia non c’è.

Io preferisco invocarla con il cuore, con la fede, con l’amore e con i titoli che ci consegna la Parola di Dio e la Chiesa: – Maria (Annunciazione) – La Vergine (Annunciazione) – La madre del mio Signore (Visitazione) – La madre di Gesù (Cana) – La Madre di Dio (dogma della chiesa) – L’Immacolata, l’Addolorata, l’Assunta (termini legati agli eventi e ai misteri del Figlio) – La Tutta Santa (chiesa orientale) – Madre della chiesa e dell’umanità (Paolo VI dopo il concilio Vaticano II)vergine-maria Tutte le generazioni mi chiameranno Beata

Ho notato che in questo tempo di coronavirus, le liturgie che preparano i nostri vescovi per le famiglie, concludono sempre con la più antica preghiera mariana della chiesa, che è un’antifona con cui si può concludere la compieta. È molto bella e vi consiglio di impararla a memoria e recitarla ogni giorno: Sotto la tua protezione cerchiamo rifugio santa madre di Dio, non disprezzare le suppliche di noi che siamo nella prova e liberaci da ogni pericolo, o Vergine gloriosa e benedetta.

Preghiamo la Vergine Madre e la ringraziamo anche con quella semplicità profonda e fede robusta con cui ce l’hanno consegnata le generazioni passate: AVE MARIA!

Buona festa a tutti voi!