La corte di Appello di Messina ha inflitto 22 condanne e 16 tra assoluzioni e prescrizioni nel processo nato nell’inchiesta “Matassa” sulle commistioni tra mafia, politica e criminalità organizzata con al centro tre campagne elettorali tra il 2012 e il 2013. Assoluzioni dall’accusa di associazione a delinquere per gli ex parlamentari Francantonio Genovese e Franco Rinaldi e per gli ex consiglieri comunali Paolo David, e Giuseppe Capurro.
L’inchiesta su Genovese, Rinaldi, David e Capurro riguarda le campagne elettorali per regionali del 2012, le politiche del 2013 e le amministrative per il rinnovo del consiglio comunale del giugno 2013. Secondo l’accusa i voti venivano comprati con pacchi di pasta, scatole di riso, biglietti da cinquanta euro, buoni-benzina, assunzioni trimestrali in cliniche private convenzionate con la Regione. Per l’accusa tuttavia tutti i reati elettorali erano da considerarsi prescritti, e poi c’era il “nodo intercettazioni”, ovvero la loro eventuale utilizzabilità o meno secondo le ultime sentenze della Cassazione.
Condannati i boss Carmelo Ventura a 13 anni; Antonio Chillè, 1 anno e 6 mesi; Andrea De Francesco, 7 anni; Lorenzo Guarnera, Salvatore Mangano, Adelfio Perticari, Giuseppe Cambria Scimone, Domenico Trentin, Giovanni Ventura e Salvatore Pulio, Fortunato Cirillo a 10 anni; Francesco Comandè, 6 anni a 10 mesi; Gaetano Nostro, 16 anni e 6 mesi; Raimondo Messina, 22 anni; Giovanni Celona, 11 anni e 10 mesi; Francesco Celona, 4 anni e 6 mesi; Francesco Foti, 7 anni; Giuseppe Pernicone, 7 anni e 4 mesi; Luca Siracusano e Francesco Tamburella, 7 anni e 6 mesi. Vincenza Celona, Massimiliano Milo E Rocco Milo a 3 anni e 6 mesi; Gaetano Nostro, 16 anni e sei mesi; Concetta Terranova, 1 anno e 10 mesi.