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Il Papa riforma le sanzioni penali nella Chiesa: non c’è misericordia senza correzione

Diilsycomoro

Giu 2, 2021
Con la Costituzione Apostolica “Pascite Gregem Dei”, Francesco modifica il Libro VI del Codice di Diritto Canonico. Un lavoro di revisione iniziato con Benedetto XVI. Vengono sanzionate nuove figure delittuose. Il nuovo testo è un più agile strumento correttivo, da impiegare tempestivamente per “evitare più gravi mali e lenire le ferite provocate dall’umana debolezza”

«Pascete il gregge di Dio, sorvegliandolo non perché costretti ma volentieri, come piace a Dio» (cfr. 1 Pt 5, 2). Inizia con queste parole dell’apostolo Pietro la Costituzione Apostolica “Pascite Gregem Dei” con cui Papa Francesco riforma il Libro VI del Codice di Diritto Canonico sulle sanzioni penali nella Chiesa. Il nuovo testo, presentato oggi nella Sala Stampa vaticana, entrerà in vigore il prossimo 8 dicembre.

“Per rispondere adeguatamente alle esigenze della Chiesa in tutto il mondo – spiega Francesco – appariva evidente la necessità di sottoporre a revisione anche la disciplina penale promulgata da San Giovanni Paolo II, il 25 gennaio 1983, nel Codice di Diritto Canonico, e che occorreva modificarla in modo da permettere ai Pastori di utilizzarla come più agile strumento salvifico e correttivo, da impiegare tempestivamente e con carità pastorale ad evitare più gravi mali e lenire le ferite provocate dall’umana debolezza”.

Francesco osserva che la Chiesa, lungo i secoli, si è data regole di condotta “che rendono unito il Popolo di Dio e della cui osservanza sono responsabili i Vescovi” e sottolinea che “la carità e la misericordia richiedono che un Padre si impegni anche a raddrizzare ciò che talvolta diventa storto”.

“Il nuovo testo – afferma il Papa – introduce modifiche di vario genere al diritto vigente e sanziona alcune nuove figure delittuose”. È stato anche migliorato “dal punto di vista tecnico, soprattutto per quanto concerne aspetti fondamentali del diritto penale, quali ad esempio il diritto di difesa, la prescrizione dell’azione penale, una più precisa determinazione delle pene” offrendo “criteri oggettivi nella individuazione della sanzione più appropriata da applicare nel caso concreto”, riducendo la discrezionalità da parte dell’autorità, così da favorire nell’applicazione delle pene l’unità ecclesiale, “specie per delitti che maggiore danno e scandalo provocano nella comunità”.

La Costituzione Apostolica porta la data del 23 maggio 2021, Solennità di Pentecoste.

(Fonte Vatican News)