• 27 Ottobre 2024 18:17

Quotidiano di ispirazione cristiana e francescana

Si è conclusa ieri sera tra gli applausi con un concerto in prima assoluta, la decima edizione del Festival delle Letterature migranti.

Il concerto Glass/Stockhausen a cura di Dario Oliveri ha riunito allo Spazio Tre Navate ai Cantieri culturali alla Zisa tutti i linguaggi della Rassegna: musica, arti visive, teatro e letteratura in uno spettacolo-omaggio al compositore tedesco Karlheinz Stockhausen, tra i compositori più all’avanguardia del XX secolo che nel 1961 soggiornò a lungo in Sicilia, tra Siculiana e Palermo.

In scena, la prima esecuzione integrale della versione per pianoforte di Ornella Cerniglia dell’opera Tierkreis, ispirata ai segni zodiacali.

Sul palco, la stessa Cerniglia accompagnata da Luca Rinaudo per la musica elettronica e da Giuseppe Cutino, voce recitante dei testi che completano Tierkreis e curatore della sezione teatrale del Festival. Ha fatto da scenografia la proiezione di 12 opere ispirate ai segni zodiacali realizzate dagli artisti Chantal Criniti, Elias Vitrano e Paolo Raeli nel progetto “Figli delle Stelle” di Agata Polizzi, curatrice della sezione arti visive del Festival.

L’ultima giornata del Festival ha visto protagonisti autori e autrici della letteratura e del giornalismo. Tra gli altri: Antonio Franchini, premio Campiello – selezione giuria dei letterati con il romanzo “Il fuoco che ti porti dentro” (Marsilio), Marcello Sorgi, autore di San Berlinguer. L’ultimo capo del popolo comunista (Chiarelettere), Giulia Siviero, femminista, collaboratrice de Il Post, autrice di Fare Femminismo (Nottetempo), Carmelo Sardo capo redattore del TG5 alla prima presentazione pubblica del suo ultimo romanzo “Le notti senza memoria” (Bibliotheka edizioni) e l’inviato del quotidiano La Stampa Niccolò Zancan con “Antologia degli sconfitti” (Einaudi).

“Il Festival delle Letterature Migranti ha compiuto dieci anni – dice Davide Camarrone – direttore artistico del Festival – Dieci edizioni con centinaia di autori e artisti, di libri e opere d’arte, teatrali, musicali. Una trama ricca di letture e interpretazioni di questo tempo convulso, drammatico. Questa vocazione al dialogo segna ora nuovi traguardi, necessita di una crescita ulteriore del Festival, di nuovi appuntamenti nel corso dell’anno, di una Casa delle Letterature che sia aperta agli scambi e alle traduzioni, al centro esatto del Mediterraneo”.