• 21 Novembre 2024 19:02

Quotidiano di ispirazione cristiana e francescana

Già 800 morti nel Mediterraneo nel 2024. Le persone che hanno perso la vita in mare a largo di Roccella Jonica e Lampedusa, nei giorni scorsi, si aggiungono al drammatico elenco di chi cerca di raggiungere l’Europa attraverso il Mediterraneo o lungo le vie di terra. Più in generale, solo nel Mediterraneo sono oltre 66mila le vittime dal 1990 ad oggi.

In occasione della Giornata mondiale del rifugiato del 20 giugno, la Comunità di Sant’Egidio fa memoria dei migranti che sono morti nei viaggi verso l’Europa con una conferenza in programma a Catania, nella chiesa di Santa Chiara, alla quale parteciperanno Emiliano Abramo, della Comunità di Sant’Egidio Sicilia, il presidente della Comunità islamica di Sicilia, Kheit Abdelhafid, don Carlo Palazzolo, direttore dell’Ufficio Pastorale per i migranti, e il rifugiato Mohammed Kabba.

“Questi tragici eventi e le persone che continuano a morire – scrive Sant’Egidio Sicilia – chiedono a tutti di non restare indifferenti alle morti in mare e alle sofferenze di tutti coloro che sono costretti a lasciare la propria terra in cerca di salvezza dalla guerra, a causa dell’instabilità politica, della povertà, delle catastrofi legate ai cambiamenti climatici”. Sabato 22 giugno, alle 19.30 sempre nella chiesa di Santa Chiara, avrà luogo una veglia di preghiera presieduta dall’arcivescovo, mons. Luigi Renna.