• 22 Novembre 2024 10:29

Quotidiano di ispirazione cristiana e francescana

Commento di Fra Marcello Buscemi e Suor Cristiana Scandura

Sant’Antonio di Padova

Letture: Sap 7,7-14;  Salmo 39; Mc 16,15-20

Riflessione biblica

“Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura” (Mc 16,15-20). È il comando di Gesù ai suoi discepoli: Gesù vuole una “comunità dinamica in uscita”. come ci ricorda Papa Francesco: “Usciamo, usciamo ad offrire a tutti la vita di Gesù Cristo. Non possiamo rimanere tranquilli, in attesa passiva, dentro le nostre chiese, è necessario passare da una pastorale di semplice conservazione a una pastorale decisamente missionaria”. Come S. Antonio, nella solitudine e nell’adorazione del Verbo di vita ci prepariamo all’evangelizzazione, nella fede e nell’amore ci lanciamo ad annunciare con coraggio Cristo. Da Gesù imparò la sapienza, perché scoprì che essa è “la madre del bell’amore e del timore, della conoscenza e della santa speranza; essa è eterna ed è donata a tutti i suoi figli, a coloro che sono scelti da Dio” (Sir 24,18). Per questo, egli ha scritto: “Parliamo secondo quanto ci è dato dallo Spirito Santo, e supplichiamo umilmente che ci infonda la sua grazia per realizzare di nuovo il giorno di Pentecoste nella perfezione dei cinque sensi e nell’osservanza del decalogo. Preghiamolo che ci ricolmi di un potente spirito di contrizione e che accenda in noi le lingue di fuoco per la professione della fede, perché, ardenti e illuminati negli splendori dei santi, meritiamo di vedere Dio uno e trino” (S. Antonio). Illuminati dallo Spirito di Dio, proclamiamo il Vangelo a ogni creatura: viviamo con diligenza il Vangelo di verità, dolci e sublimi parole di vita eterna: “Parliamo di umiltà, di povertà, di pazienza e obbedienza, quando le mostriamo presenti in noi stessi. La predica è efficace, ha una sua eloquenza, quando parlano le opere. Cessino, ve ne prego, le parole, parlino le opere” (S. Antonio). Discepolo di Francesco, s’innamorò del Vangelo, della parola viva e vivificante di Gesù, l’imparò fino a essere una concordanza vivente, la praticò in un’ascesi costante e trasfigurante. La testimoniò nella vita: predicò con ardore nelle chiese, nelle piazze, ovunque annunciando Gesù, la sua giustizia e il suo amore; l’annunciò soccorrendo i poveri e i bisognosi, curò le loro malattie del corpo e dello spirito.

Lettura esistenziale

“Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura” (Mc 16, 15). Vi sono ancora tanti popoli che non hanno conosciuto la Buona Novella, ma ci sono anche tanti cristiani che hanno bisogno di riascoltare l’annuncio della Parola di Dio, così da poter sperimentare concretamente la forza del Vangelo. Molti cristiani sono battezzati, ma non sufficientemente evangelizzati. Succede spesso che nazioni un tempo ricche di fede e di vocazioni vanno smarrendo la propria identità, sotto l’influenza di una cultura secolarizzata. Lo Spirito Santo, agente primario di ogni evangelizzazione, non mancherà mai di guidare la Chiesa di Cristo nell’annunciare il Vangelo. Tuttavia, è importante che ogni modalità di annuncio tenga presente, innanzitutto, l’importanza della testimonianza cristiana. Da ciò dipende la stessa credibilità dell’annuncio. Da una parte, è necessaria la Parola che comunichi quanto il Signore stesso ci ha detto. Dall’altra, è indispensabile dare, con la testimonianza, credibilità a questa Parola, affinché non appaia come una bella filosofia o utopia, ma piuttosto come una realtà che si può vivere e che fa vivere. La Parola di Dio raggiunge gli uomini attraverso l’incontro con testimoni che la rendono presente e viva. In modo particolare le nuove generazioni hanno bisogno di essere introdotte all’ascolto e all’accoglienza della Parola di Dio attraverso la testimonianza autentica degli adulti. Chi incontra un cristiano dovrebbe incontrare Cristo. Per la somiglianza con Lui, S. Francesco d’Assisi è stato definito “alter Christus”. Si può affermare la stressa cosa di noi? È il nostro essere trasparenza di Dio-Amore?