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Quotidiano di ispirazione cristiana e francescana

IL FUTURO DEI FRATI MINORI A CUBA

DiFrate Pe

Mar 8, 2021

A Cuba, prima della rivoluzione, c’erano 104 frati in 17 comunità presenti in varie zone del paese. Oggi i frati sono sei: quattro provengono da altri paesi (Messico, Stati Uniti, Guatemala e Irlanda) e due sono cubani, dei quali uno ha fatto la professione solenne nel 2020 ed è stato ordinato diacono alla fine del gennaio 2021, l’altro, ottantenne, tornò a Cuba nel 1960 come sacerdote, poco dopo l’assunzione del potere da parte dei rivoluzionari. Tre professi temporanei cubani stanno studiando nella Repubblica Dominicana e c’è un certo numero di giovani interessati alla forma di vita francescana. I frati vivono nella capitale, L’Avana, in due fraternità.
Dal giugno 2020, la presenza a Cuba è una delegazione semi-autonoma della Provincia di Arántzazu (Spagna) e fa parte, inoltre, della Custodia di Nostra Signora della Speranza (insieme ad altri due paesi: la Repubblica Dominicana e Porto Rico).
Cuba non è il luogo di missione più facile, come dimostrato dall’esperienza di numerose congregazioni, a cui è stato difficile trovare candidati idonei che volessero entrare rimanendo per un periodo ragionevole. Ciò nonostante, c’è sempre la speranza che frati di diverse Entità si sentano chiamati alla sfida di questa missione. Per adesso, la nostra è una vocazione di presenza e di accompagnamento della gente (molti di coloro che hanno sofferto decenni di intolleranza religiosa e dei quali occorre riguadagnare la fiducia). Accanto al ministero parrocchiale, vogliamo conoscere le necessità della Chiesa locale per offrire missioni popolari nelle diverse aree del paese. Un sogno particolare è quello di aprire un’altra presenza fuori L’Avana e magari riprendere una presenza storicamente significativa appartenente ancora all’Ordine, dalla quale i frati, lungo i secoli, partivano per le missioni nel paese.
Il futuro della presenza dei Frati Minori a Cuba dipenderà principalmente dalla crescita delle vocazioni locali, ma sarà necessario anche un impegno continuativo a promuovere Cuba come destinazione missionaria.