• 22 Novembre 2024 12:07

Quotidiano di ispirazione cristiana e francescana

Rallegratevi, i vostri nomi sono scritti nei cieli

Commento di Fra Marcello Buscemi

Beata Maria Vergine del Rosario

Letture: Bar 4,5-12.27-29; Sal 68; Lc 10,17-24

“Non rallegratevi perché i demòni si sottomettono a voi; rallegratevi piuttosto che i vostri nomi sono scritti nei cieli” (Lc 10,17-24). No! Gesù non vuole spegnere l’entusiamo apostolico dei discepoli, anzi lo stimola: “Sono venuto a gettare fuoco sulla terra, e quanto vorrei che fosse già acceso!” (Lc 12,9). È il fuoco dello Spirito, anima di ogni apostolato, che annuncia Gesù e la sua salvezza. Se tale “fuoco di amore” si accende nel nostro cuore “non viviamo più per noi stessi, ma per colui che è morto e risorto per noi” (2Cor 5,15), ci lasceremo tras-formare dal suo Spirito, fuoco divino sceso a Pentecoste sui discepoli di Gesù (At 2,2-4).

Allora, i motivi di gioia sono diversi: personali, apostolici ed ecclesiali. Personali: l’avvertimento di Gesù ha di mira il sottile inganno egoistico, misto di vanità e di superbia, che può sorgere nel nostro cuore: sentimento di potenza che ci fa attribuire alle nostre capacità la salvezza donata ai fratelli. La gioia del cristiano sta proprio nell’essere in comunione con Dio e nell’intimità di sentire e agire nel nome di Cristo; meglio: nel porre Gesù come fondamento della vita spirituale e del nostro apostolato: “Nessuno può porre un fondamento diverso da quello che già vi si trova, che è Gesù Cristo. L’opera di ciascuno sarà ben visibile: quel giorno (l’ultimo) la farà conoscere, e il fuoco (dell’amore) proverà la qualità dell’opera di ciascuno” (1Cor 3,11-13).

Apostolici: la nostra gioia è la stessa gioia di Gesù: “Vi sarà gioia nel cielo per un solo peccatore che si converte, più che per novantanove giusti i quali non hanno bisogno di conversione” (Lc 15,7). Ecclesiali: essere collaboratori di Gesù per edificare il corpo di Cristo nella verità e nella santità: “A ciascuno di noi è stata data la grazia secondo la misura del dono di Cristo. allo scopo di edificare il corpo di Cristo, finché arriviamo tutti all’unità della fede e della conoscenza del Figlio di Dio, fino all’uomo perfetto, fino a raggiungere la misura della pienezza di Cristo” (Ef 4,7.12-13). Tutto ciò diviene realtà solo se rimaniamo uniti a Gesù e il suo Spirito produce in noi “il frutto dell’amore” (Gal 5,22).