• 22 Novembre 2024 11:05

Quotidiano di ispirazione cristiana e francescana

di FraPè – Un’immensa folla dietro ad una statua, il perché? Perché ieri sera a San Fratello migliaia di persone erano in processione dietro a San Benedetto il Moro? Una risposta ce l’ho, perché profuma di Vangelo. Benedetto da San Fratello, il primo santo di “colore” canonizzato dalla Chiesa Cattolica, veneratissimo nei Paesi del Sud e Centro America, e in alcune parti dell’Africa da dove proviene. Ha saputo leggere, vivere la Croce di Cristo come se fosse il quinto Vangelo, così come ha evidenziato Fra Carmelo Latteri predicatore del triduo al S. Benedetto.

Bellissime le luminarie, belli i fuochi d’artificio, bravissimi i portatori che hanno saputo esternare rispetto e devozione, ma tutto questo non serve se non si sa cogliere il profumo del Vangelo vissuto, incarnato, annunciato con semplicità da questo frate nero nato nei Nebrodi, a San Fratello. Neanche il grande artista Amedeo Minghi in un concerto di altissimo livello musicale in piazza monumento, aveva la folla che ha seguito la processione del Santo Francescano, una folla mai vista.

Tantissimi i sanfratellani accorsi da ogni dove, tantissima gente proveniente da fuori, diversi i fotografi stranieri.

San Benedetto è nato a San Fratello, parlava la “strana” lingua (Gallo Italico) che tutt’oggi si parla in questo luogo meraviglioso immerso nel cuore dei Nebrodi, ha vissuto gli anni della sua giovinezza per poi intraprendere la via dell’eremitaggio, come evidenziava nell’omelia il Parroco don Ciro Versaci facendo riferimento all’incendio del 25 luglio che bruciò la Chiesa di Santa Maria di Gesù di Palermo e gran parte del corpo di San Benedetto custodito all’interno della chiesa, i sanfratellani sono la continuazione di questo santo corpo, sono le giunture che devono riproporre il messaggio evangelico vissuto dal santo frate francescano.

Una festa che coinvolge il Comprensorio dei Nebrodi rappresentato dai tanti Sindaci dei paesi viciniori.

Presenti anche i Frati Minori concittadini di San Benedetto e Confratelli: Fra Carmelo Latteri, Fra Giuseppe Benedetto Maggiore, e Fra Alfio Benedetto Lanfranco. Presenti anche Don Antonio Di Bella e Don Pierangelo Scaravilli anche loro sanfratellani. Presente un gruppo di fedeli e devoti provenienti da Santa Maria di Gesù, insieme alla Confraternita di San Benedetto, accompagnati dal parroco Fra Carmelo Iabichella e Fra Giuseppe Zangla. Presente anche la confraternita di Acquedolci accompagnato dal parroco Don Enzo Smriglio.

Una festa partecipatissima grazie agli sforzi di tanti: Amministrazione Comunale, Pro Loco,  Assessorato Regionale al turismo, Comitato di San Benedetto, Servizio Civile, Forze dell’Ordine e tantissimi cittadini che con la loro generosità hanno contribuito alla riuscita della festa. Non meno gli sforzi di Don Ciro Versaci che alla sua prima esperienza ha saputo dar gloria al Signore preparando tutti alla festa con le preziosissime catechesi su San Benedetto, dimostrando uno spiccato senso pastorale e paterno curando nei minimi dettagli ogni cosa.

Un prosit ai numerosissimi portatori, fra loro anche bambini con il fazzoletto rosso. Il grido in sanfratellano “Viva San Mnrittu” “viva San Benedetto” risuoni nel nostro cuore e sia di sprone per vivere il Vangelo di Gesù alla maniera di Benedetto da San Fratello