• 21 Novembre 2024 17:42

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Due classi, una per adulti e l’altra per minori non accompagnati, sono state allestite nei Centri di Accoglienza di Bonagia nel trapanese, per garantire l’istruzione in lingua italiana dei migranti. Promotori dell’iniziativa, sono Antonio Manca, presidente della Cooperativa sociale “Badia Grande”, che gestisce il Progetto Sai Valderice, e il C.p.i.a. (Centro provinciale per l’Istruzione degli Adulti in seno all’Ufficio scolastico provinciale) di Trapani, che si occupa dei corsi di “alfabetizzazione” e di “apprendimento” della lingua italiana per i cittadini stranieri privi di scolarizzazione nel proprio paese di origine, o con un alfabeto diverso da quello latino.

“L’esigenza di ricorrere all’esternazione di due classi dalla sede del Cpia, che si trova nel lato ovest dell’Istituto comprensivo ‘Pagoto’ – viene spiegato in una nota di Badia Grande – si è manifestata a seguito dell’impossibilità a poter conciliare gli orari dei mezzi di trasporto pubblico con quelli delle lezioni, in quanto i centri di accoglienza sono dislocati a Bonagia (Valderice), mentre la scuola che ha sede in via Tivoli a Casa Santa (Erice). Per evitare che 18 minori non accompagnati e 24 adulti, entrambi immigrati di diverse nazionalità venissero privati del diritto allo studio, Greta Margagliotti, coordinatrice dei progetti Sai di Badia Grande, e Maria Cipponeri, referente del Progetto Sai di Valderice, hanno attrezzato due ambienti delle palazzine che ospitano i centri di accoglienza di Bonagia in aule scolastiche. Il Cpia di Trapani, per un corretto funzionamento delle lezioni, ha distaccato i docenti di alfabetizzazione e di lingua italiana per l’insegnamento a domicilio”.