È nato come “paesaggio dell’anima” perché mira a stimolare la meditazione. Il “Presepe d’incanto”, che da 14 anni ritorna a Petralia Soprana nelle Madonie, è un’installazione artistica che narra la Natività in modo innovativo e tecnologico.
Il suo viaggio tra bellezza e innovazione si avvale delle sculture artigianali di Pier Luca Trapani, ispirate alle opere di Giacomo Serpotta, in un ambiente avvolto tra luci, musiche, effetti speciali e video mapping, una tecnica di animazione che proietta immagini su superfici e pareti. La direzione artistica, la regia e il montaggio dei video e delle musiche sono a cura di Leonardo Bruno.
Il presepe d’incanto è una sua creatura che ha l’obiettivo di trasformare Petralia Soprana, tra i borghi più belli d’Italia, in un luogo di riflessione e di meditazione. Da un lato comunica il significato autentico della vita e del Natale e, dall’altro, interpreta la memoria dei sensi del territorio circostante.
La scrittura e la narrazione dei testi è affidata all’attore Santi Cicardo.
Il presepe sarà inaugurato il 22 dicembre e potrà essere visitato fino all’8 gennaio secondo un calendario che prevede giorni di sosta. Sono in programma alcuni eventi collegati: lo spettacolo musicale “La Notte, il Sogno, una Rotta” (26 dicembre), una testimonianza sul conflitto in Ucraina (“La guerra oltre la collina” il 28 dicembre), un itinerario musicale con piffero e zampogna (“Nenie, cunti e sapori di festa” il 30 dicembre).
Il 31 dicembre il poeta Agostino Messineo Alfiere guiderà un itinerario sensoriale (“Poeta racconta Petra”) nel Borgo dei Borghi