Era il 1622 l’anno in cui l’arcivescovo di Messina Andrea Mastrillo autorizzava l’erezione canonica in convento della piccola dimora costruita dai frati Minori osservanti nell’allora casale di Barsalona. Fiore novello, conforto spirituale di questa popolazione, prodigo di religiosi esemplari: con tali ammirate parole fra Antonino da Messina, cronista francescano del ‘600, aveva descritto l’insediamento minoritico di Sant’Antonino di Barcellona Pozzo di Gotto nel Messinese.
Quattro secoli di storia, segnati da momenti felici e da altri più tumultuosi, come l’ottocentesca soppressione delle corporazioni religiose, che comportò l’allontanamento forzato dei frati e l’utilizzo del complesso conventuale per usi civili e militari. Grazie allo zelo dei religiosi, ritornati intanto nel 1920, e alla crescente promozione del culto antoniano, nel 1986 la chiesa conventuale di Sant’Antonino è stata infine eretta in Santuario diocesano, nella speranza che chiesa e convento – così auspica l’atto di erezione – continuino ad essere per tutta la cittadinanza di Barcellona P.G. e dei luoghi viciniori centro di fede e di vita religiosa.
Il 2022, quarto centenario di fondazione del convento, ha visto l’indizione di un anno giubilare, concesso da Papa Francesco, durante il quale molteplici manifestazioni religiose, culturali e sociali stanno offrendo la possibilità di riflettere sulle proprie radici umane e cristiane, per vivere di fede, da uomini maturi e riconciliati, il presente.
Tu sei Bellezza! È il tema di questo Anno di Grazia. Tu sei Bellezza! È l’esclamazione di Francesco dopo l’incontro con il Serafino alato sul monte della Verna. Tu sei Bellezza! È la preghiera di Chiara, frutto della costante contemplazione del mistero dell’incarnazione e della passione e morte del Signore Gesù.
“La gioia della santità cristiana: un itinerario di Bellezza”. È il titolo della Giornata di Studio, organizzata con tanta passione e impegno da fra Marcello Badalamenti, in programma sabato 8 ottobre 2022 presso l’auditorium San Vito a Barcellona Pozzo di Gotto, a partire dalle ore 10.00. Dopo i saluti istituzionali da parte del Ministro Provinciale dei Frati Minori di Sicilia, fra Antonino Catalfamo, e del Sindaco del comune di Barcellona Pozzo di Gotto, avv. Pinuccio Calabrò, i relatori inviteranno i presenti a riflettere sul tema della
Santità: un dono di Dio e una responsabilità per tutti i battezzati.
Gli interventi saranno moderati dai dottori Francesca Romeo e Leon Zingales. Per la Sessione biblica prenderanno la parola don Michelangelo Priotto (presbitero della diocesi di Saluzzo, docente di Antico Testamento nel Seminario interdiocesano di Fossano e professore invitato allo Studium Biblicum Franciscanum di Gerusalemme) e fra Alfio Marcello Buscemi (dottore in Scienze bibliche e docente emerito di Esegesi paolina allo Studium Biblicum Franciscanum di Gerusalemme). Nel pomeriggio, dopo il saluto del guardiano del convento di Sant’Antonino, fra Francesco Furore, per la Sessione Francescana interverranno fra Arturo Milici (frate minore, impegnato, in passato, in varie esperienze fraterne di preghiera ed
evangelizzazione, sia in Provincia che sotto l’obbedienza del Ministro Generale, presso la Fraternità Missionaria Europea di Palestrina e presso il Romitorio della Verna) e suor Mary Melone (Francescana Angelina, professore di Teologia trinitaria e Pneumatologia presso la Facoltà di Teologia della Pontificia Università Antonianum). Infine, per la Sessione Pastorale, sarà la volta di fra Sergio Galdi D’Aragona (sacerdote francescano della Custodia di Terra Santa e Commissario Generale di Terra Santa, Napoli), don Maurizio Aliotta (dottore in Teologia Morale, docente di Teologia Morale e già Preside allo Studio San Paolo di Catania della Facoltà Teologica di Sicilia) e mons. Cesare Di Pietro (vescovo ausiliare di Messina, dottore in Storia della Chiesa e Diritto Canonico, docente invitato all’Istituto San Tommaso dell’Università Pontificia Salesiana di Messina).
Arricchirà la giornata l’intermezzo musicale curato dai Frati Professi Temporanei della Fraternità di Messina.