Dopo le dimissioni respinte dal presidente Sergio Mattarella, il premier Mario Draghi si presenterà alle Camere, nella giornata di mercoledì 20 luglio, per una verifica politica. La crisi di governo è stata innescata dalla decisione del Movimento 5 Stelle di non votare al Senato la fiducia sul decreto Aiuti. Riferendosi all’attuale scenario il cardinale Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Conferenza episcopale italiana (Cei), sottolinea in un comunicato di guardare “con grande preoccupazione alla situazione politica che si sta determinando e che rischia di sovrapporsi ad una fase di crisi più generale che sta già incidendo in modo pesante sulla vita delle persone e delle famiglie”.
Il Presidente della CEI ricorda alcune delle criticità che impongono “chiarezza di decisioni e una forte concertazione con le parti sociali e con l’Europa”: “la guerra in Ucraina e le sue temibili conseguenze; l’inflazione a livelli eccezionali che richiede continuità e tempestività di interventi urgenti; le pandemie che non smettono di colpire; il lavoro mortificato dalla precarietà e dalla generale incertezza”. “Il confronto dialettico e il pluralismo – ricorda nel comunicato il cardinale Zuppi – sono una ricchezza irrinunciabile della democrazia ancora di più in vista delle prossime naturali scadenze elettorali, ma in un momento come questo conviene avvenga nel massimo della convergenza e della stabilità per terminare l’avvio di interventi decisivi sui quali da mesi si sta discutendo e che condizioneranno i prossimi anni”.
Il cardinale Zuppi esprime poi l’augurio che “vi sia uno scatto di responsabilità in nome dell’interesse generale del Paese che deve prevalere sulle pur legittime posizioni di parte per identificare quello che è necessario e possibile per il bene di tutti”.