Commento di Fra Marcello Buscemi e Suor Cristiana Scandura
Cattedra di S. Pietro Apostolo
Letture: 1Pt 5,1-4; Sal 22; Mt 16,13-19
Riflessione biblica
“Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia chiesa”. “La cattedra”: simboleggia il ruolo di guida che Pietro ha all’interno della Chiesa. Egli presiede nella carità, è la roccia, voluta da Cristo “pietra angolare, per essere dimora di Dio per mezzo dello Spirito” (Ef 2,19-22). Ma egli ha ricevuto dal Signore il compito ben preciso di essere sostegno dei fratelli nella fede: “Simone, Simone, ecco: Satana vi ha cercati per vagliarvi come il grano; ma io ho pregato per te, perché la tua fede non venga meno. E tu, una volta convertito, conferma i tuoi fratelli”. “Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia chiesa”: Pietro è “la roccia”, che ci rende stabili in Gesù: la roccia che rende salda la nostra adesione a Gesù e, in Gesù, la nostra adesione alla Chiesa, Corpo mistico di Gesù. Pietro è la “roccia”, ma Gesù è “il fondamento” (1Cor 3,10-11), “la pietra d’angolo”: “Non siete più stranieri né ospiti, ma siete concittadini dei santi e familiari di Dio, edificati sopra il fondamento degli apostoli e dei profeti, avendo come pietra d’angolo lo stesso Cristo Gesù” (Ef 2,19-20). A lui è affidata la cura di tutti noi: “Simone, figlio di Giovanni, mi ami più di costoro?. Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene. Pasci i miei agnelli, pascola le mie pecore” (Gv 21,15-17). La sua cattedra ci preserva dall’errore e ci mantiene nella verità: “Vi abbiamo fatto conoscere la potenza e la venuta del Signore nostro Gesù Cristo, non perché siamo andati dietro a favole artificiosamente inventate, ma perché siamo stati testimoni oculari della sua grandezza. Egli infatti ricevette onore e gloria da Dio Padre, quando giunse a lui questa voce dalla maestosa gloria: «Questi è il Figlio mio, l’amato, nel quale ho posto il mio compiacimento” (2Pt 1,16). Testimone di Gesù, è la sua presenza misericordiosa: “A te darò le chiavi del regno dei cieli, e tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli” (Mt 16,19). Guida della nostra fede. ci sollecita a seguire con gioia Gesù: “Siete ricolmi di gioia, anche se ora dovete essere, per un po’ di tempo, afflitti da varie prove, affinché la vostra fede, messa alla prova, molto più preziosa dell’oro, torni a vostra lode, gloria e onore quando Gesù Cristo si manifesterà. Voi lo amate, pur senza averlo visto e ora, senza vederlo, credete in lui. Perciò esultate di gioia indicibile e gloriosa, mentre raggiungete la mèta della vostra fede: la salvezza delle anime” (1Pt 1,6-9).
Lettura esistenziale
“Ma voi, chi dite che io sia?” (Mt 16, 15. Il Vangelo odierno ci interpella con una domanda cruciale: “Chi è per te Gesù di Nazareth?”. La risposta di Pietro è netta e immediata: “Tu sei il Cristo”, cioè il Messia, il consacrato di Dio mandato a salvare il suo popolo. Pietro e gli altri apostoli, dunque, a differenza della maggior parte della gente, credono che Gesù non sia solo un grande maestro, o un profeta, ma molto di più. Hanno fede: credono che in Lui è presente e opera Dio. Subito dopo questa professione di fede, però, quando Gesù per la prima volta annuncia apertamente che dovrà patire ed essere ucciso, lo stesso Pietro si oppone alla prospettiva di sofferenza e di morte. Gesù allora deve rimproverarlo con forza, per fargli capire che non basta credere che Lui è Dio, ma spinti dalla carità bisogna seguirlo sulla sua stessa strada, quella della croce (cfr Mc 8,31-33). Gesù non è venuto a insegnarci una filosofia, ma a mostrarci una via, anzi, “la” via che conduce alla vita.
Questa via è l’amore, che è l’espressione della vera fede. Se uno ama il prossimo con cuore puro e generoso, vuol dire che conosce veramente Dio. Se invece uno dice di avere fede, ma non ama i fratelli, non è un vero credente.
San Giacomo lo afferma chiaramente scrivendo: “Se la fede non è seguita dalle opere, è morta in se stessa” (Gc 2,17). Tu credi che Dio è amore? Mostralo con una vita piena di carità operosa, di umile servizio, di accoglienza, di compassione, di misericordia.