di Salvatore Di Bartolo – Meno dieci. Parte il countdown per il fatidico lunedì 24 gennaio 2022, giorno in cui si apriranno le danze per il gran ballo del Quirinale che vedrà consegnare al Paese il successore di Sergio Mattarella. Si, perché sembra ormai appurato che il Presidente uscente non sia disponibile ad un eventuale secondo mandato, nemmeno se dovesse trattarsi di un incarico a tempo in stile Napolitano. Ed allora, via libera agli aspiranti successori al trono che resterà vacante tra poche ore. Da Silvio Berlusconi a Giuliano Amato, da Marta Cartabia a Letizia Moratti, da Pier Ferdinando Casini fino al Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati. Ma il grande favorito, inutile dirlo, è sempre lui, l’italiano più autorevole al mondo, il Presidente del Consiglio in carica Mario Draghi.
In carica, appunto. Il nodo da sciogliere per spianare la strada cbe porta al Quirinale all’ex numero uno della Bce sta proprio qui. Chi potrebbe prendere il suo a Palazzo Chigi? Ed anche in questo caso si sprecano i nomi: da Luigi Di Maio a Giancarlo Giorgetti, da Paolo Gentiloni al delfino di Draghi, l’attuale Ministro dell’Economia Daniele Franco, da Stefano Patuanelli fino a Marta Cartabia, nome valido per tutte le stagioni.
Oltre al nome del prossimo Presidente del Consiglio dovrà poi essere individuata la formula utile per garantire stabilità ad un esecutivo con una maggioranza così eterogenea per di più nell’anno che porterà alla scadenza dell’attuale Legislatura. Tenere insieme Salvini, Letta, Renzi e Conte è infatti impresa assai ardua per chiunque. A meno che non ti chiami Mario Draghi, ovviamente. Quindi, andrà necessariamente individuata una formula che possa tenere al sicuro l’esecutivo dagli inevitabili scossoni pre-elettorali. Una formula che potrebbe già essere stata individuata che secondo gli ultimi rumors prevederebbe l’ingresso nella compagine governativa dei leader di partito, che andrebbero ad occupare i ministeri chiave, con un premier super partes, presumibilmente un tecnico, probabilmente la solita Marta Cartabia.
Mario Draghi al Quirinale, Marta Cartabia a Palazzo Chigi, i leader di partito ad occupare i principali dicasteri. Ipotesi concreta o mera suggestione? A breve lo scopriremo.