di Giuliana Romeo – Un Natale particolarmente sentito dentro le mura della Stazione Centrale di Messina, dove dal 16 dicembre sotto i portici, proprio all’entrata della stazione, si celebra la Novena di Natale portata avanti dai Frati Minori responsabili della Cappellania della stazione ferroviaria.
Nella mattinata del 21 dicembre, nella Sala dei Mosaici presso la Stazione Marittima, Mons. Cesare Di Pietro Vescovo Ausiliare dell’Arcidiocesi di Messina ha presieduto la Celebrazione Eucaristica per celebrare il Natale del Gruppo Ferrovie dello Stato.
Presenti diversi dirigenti tra i quali Dott. Giuseppe Sciumè, Dott. Giuseppe Marta, il Vicario della Questura di Messina Dott. Antonio Borelli il responsabile della Polfer di Messina Dott. Francesco Benedetto. Inoltre erano presenti tanti impiegati, agenti della Polizia di Stato, e soprattutto c’era un gruppetto di persone che ogni sera si reca in stazione per prendere il cibo offerto da diverse associazioni cittadine.
Mons. Di Pietro, prendendo spunto dai simboli attorno all’immagine di Gesù Bambino – che rappresentavano le varie aziende nella Stazione Ferroviaria messinese – ha evidenziato ed elogiato la rete che si è creata nell’aiutare il prossimo. Fra Giuseppe Maggiore responsabile della Cappellania retta dai Frati Minori, nel saluto al Vescovo e ai presenti ha delineato il lavoro svolto con gli ultimi grazie alla collaborazione di tanti impiegati che, con il frutto del loro lavoro, hanno permesso di aiutare molte persone che gravitano attorno alla Stazione Centrale. Indimenticabile il ricordo che lega Fra Giuseppe a questi lavoratori di quando grazie alla loro generosità hanno permesso di accompagnare un clochard al suo paese di origine per incontrare la sua mamma dopo ben 18 anni di lontananza.
Il Francescano ha anche evidenziato le testimonianze che riceve in quel luogo che ha definito di incontro, di relazione, di lavoro e di povertà, caratterizzato dal sorriso dei ferrovieri, dall’allegria degli operai, dal portare la fatica quotidiana senza mai spegnere il sorriso.
Si è soffermato sul lavoro svolto dalla Polfer, elogiati come “angeli in divisa”, infatti “nonostante debbano fare rispettare le regole” – ha dichiarato Fra Giuseppe – “sono pronti ad aiutare chi non ha nulla. Sono tante le volte che gli agenti della Polfer si occupano e si preoccupano di chi è senza biglietto o non ha dove dormire. Spesso loro come me fanno l’esperienza di Maria e Giuseppe che non trovano posto.”
Fra Giuseppe, che non risparmia mai una frecciatina a certe aziende e associazioni che operano a Messina e si occupano di povertà, ha anche aggiunto: “In un contesto dove più che l’amore per i poveri si amano i finanziamenti per i poveri che vengono considerati semplicemente fonte di guadagno, dove si fa tutto per fini personali, per la carriera, per il denaro, per colmare anche i propri vuoti o mettersi in pace la coscienza, noi vogliamo essere testimoni di un amore disinteressato come quello che Dio ha nei nostri confronti. Per vivere non solo il 25 ma sempre il vero Natale di Cristo. L’augurio che faccio è quello di poter riconoscere in ogni volto umano il volto di un Dio che si fa Bambino per farlo nascere nel nostro cuore e custodirlo come fa Maria e Giuseppe”. Con tale augurio di cura e rinascita, interiore e autentica, ha concluso il frate che si spende ogni giorno nell’aiutare l’Altro.
La preparazione del Salone dei Mosaici ad aula liturgica e la buona riuscita dell’evento è stata opera di Franco Pintaudi e la sua squadra di operai, Giuseppe Dini e Alessandro Vinci.