di Fra Federico Capo – Vi capita mai di ascoltare qualcuno che racconta di sé, della sua storia, e percepire che quello che vi sta dicendo assomiglia ad un puzzle i cui pezzi si trovano mischiati e rigirati a casaccio su di un tavolo anonimo posto dinanzi a voi? Forse non a caso l’icona che ha accompagnato questo 25 Aprile al Capitolo francescano dei giovani di Sicilia svoltosi a Barcellona Pozzo di Gotto, è stato un puzzle che lasciava intravedere l’immagine di Cristo ricostruita da mani attente… Eh si… perché “fare la storia” significa questo: riuscire a tessere la trama della propria vita cogliendo il volto di Cristo che emerge mettendo insieme i tanti tasselli delle nostre esperienze.
È questo quello che è emerso dalla catechesi che ci ha voluto donare il ministro provinciale dei Frati Minori di Sicilia, fra Antonino Catalfamo: Cristo è Colui che da senso alla nostra vita, mettendo insieme i pezzi dei tanti eventi che sembrano essere scollegati fra loro. Con lui tutto acquista senso e direzione, e viceversa: più riusciamo a dare senso e direzione alla nostra vita, più il suo volto e la sua presenza risaltano con maggiore chiarezza. La condivisione che ne è seguita è stato un bel momento per riflettere in gruppo su quanto la nostra vita lasci emergere il Suo volto e se ne lasci plasmare, ma anche su ciò che invece offusca l’emergere del Suo volto nei puzzle spesso disordinati degli eventi della vita, che ci coinvolgono e tanto spesso sconvolgono e che richiedono un ordine, un senso, un volto…
Il pomeriggio il tema è stato reso concreto, “incarnato”, grazie alla testimonianza di Giovanni, un postulante dei frati minori toscani. Giovanni ci ha reso tangibile come una storia che poteva apparire disordinata e senza senso, grazie all’incontro con Cristo acquista la giusta luce e diviene storia sacra, abitata dal Signore e quindi piena di senso. Ci ha trasmesso anche, con la freschezza e gioia che colorano i suoi occhi, la bellezza dell’incontro con Cristo, che rende nuove tutte le cose, tutta la vita, nel momento in cui a lui completamente la affidiamo.
Celebrare a fine giornata l’eucaristia ci ha ricordato che il Dio vivente non ci abbandona, ha deciso per follia d’amore di farsi continuamente pane e vino, di farsi mangiare e bere per rimanere così, nell’umiltà assoluta, come ci ricorda san Francesco, in noi e fra noi. Signore, ti affidiamo le nostre storie, consapevoli che solo Tu puoi farne dei capolavori di amore. Solo Tu riesci a fare di noi te stesso ed a far emergere così quell’immagine e somiglianza di Dio che ci appartiene per un folle dono di amore! E’ stato bello poter ricominciare a vederci dopo anni di limitazioni dovute alla pandemie, e la gioia si è moltiplicata nel sapere che quest’anno riprenderà dopo la pandemia la marcia francescana, giunta alla 40° edizione. Appuntamento a Chiaramonte Gulfi il 25 Luglio per la partenza… pronti anche noi a ricominciare a “fare la storia”.